L’osteopata: screening neonatale

L’osteopata: screening neonatale

Andrea Acquati | Osteopata No Comments

Cos’è l’Osteopatia?

Il trattamento osteopatico (OMT) è definito come l’applicazione terapeutica di una forza manuale controllata di un osteopata professionista atta al miglioramento delle funzioni fisiologiche e/o al sostegno dell’omeostasi che può essere stata alterata da una o più disfunzioni somatiche.

Le disfunzioni somatiche si possono presentare per diverse ragioni, in ambito pediatrico-neonatale la causa principale è rappresentata dal passaggio nel canale del parto. Per questo motivo l’osteopata durante la propria visita raccoglierà informazioni relative alla gravidanza, l’epoca natale, il tipo e la dinamica di parto, la durata del travaglio, le manovre materno-fetali ecc…

L’osteopatia è da intendersi come un approccio complementare alla pratica medica, per questo motivo è importante che i professionisti instaurino un rapporto collaborativo. Inoltre sono ormai numerosi gli studi scientifici che ne comprovino l’efficacia anche nell’ambito pediatrico.

Come viene inquadrata in Italia?

In Italia, pur non essendo ancora una pratica riconosciuta a livello sanitario, sono sempre di più i professionisti osteopati che collaborano con i medici all’interno degli ospedali, in particolare nei reparti di neonatologia, neuropsichiatria, pediatria e ostetricia. Un’eccellenza da questo punto di vista è sicuramente rappresentata dall’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove l’osteopatia è inserita già dal 2009 e nel 2012 è stato aperto il primo ambulatorio osteopatico d’Italia.

Il Professor Genitori Lorenzo, Neurochirurgo, direttore del Centro di eccellenza di Neurochirurgia e coordinatore scientifico internazionale AOU Meyer, nonchè coordinatore regionale neurochirurgia pediatrica, in passato ha dichiarato: “non sapevo niente di Osteopatia, ma ho visto i risultati sui bambini che dopo l’approccio osteopatico stanno meglio, sentono meno dolore, stanno meno in ospedale, fanno meno uso di farmaci”.

Perché l’Osteopatia può essere utile per i neonati?

Uno screening neonatale osteopatico può essere utile per riscontrare eventuali disfunzioni somatiche presenti nel neonato ed esercitando un importante ruolo nella prevenzione, ad esempio valutando la presenza di asimmetrie nella muscolatura cervicale che possono predisporre all’insorgenza di plagiocefalie.

Una valutazione cranica, in particolare del posizionamento delle ossa temporali, è stata dimostrata efficace per la prevenzione delle otiti medie acute, una delle patologie più frequenti nei bambini sotto i 5 anni di età e in particolar modo nei primi 18 mesi di vita. Ovviamente l’osteopata si concentrerà esclusivamente sullo screening meccanico, non invasivo, del posizionamento delle ossa temporali.

Infine lo screening considererà eventuali disfunzioni a carico dei diversi apparati corporei, valutando principalmente restrizioni delle parti corporee coinvolte nella meccanica respiratoria e nella motilità gastro-enterica che possono infastidire il bambino e andare ad interferire con la qualità del sonno.

Esistono casi particolari in cui l’Osteopatia ha maggiore importanza?

Lo screening neonatale osteopatico risulta utile a maggior ragione nei bambini nati da parto cesareo, parto con utilizzo di ausili (ventosa, forcipe), parto gemellare, dove la dinamica del parto risulta alterata e in caso di parto podalico, cosa che comunque avviene sempre meno frequentemente perché solitamente viene eseguito un parto cesareo.